La proiezione ortogonale di un oggetto la si può ottenere immaginando di porre un piano a fianco dell'oggetto da rappresentare e investendolo con un fascio di raggi paralleli fra loro e ortogonali al piano di proiezione.

 

Una sola proiezione è generalmente insufficiente per fornire la completa descrizione di un oggetto, per cui generalmente si adottano più proiezioni indipendenti dello stesso oggetto.

 

Per ottimizzare la descrizione si utilizzano dei piani coordinati perpendicolari fra loro, nei quali possiamo identificare la pianta (vista dall'alto), il fronte (vista frontale) e il lato dell'oggetto (vista laterale). Queste tre proiezioni, con l'ausilio delle linee nascoste, sono generalmente sufficienti per completare la descrizione dell'oggetto.

 

Questa tecnica di disegno garantisce una descrizione geometrica completa dell'oggetto, ma molto spesso risulta di non facile comprensione per l'utente tecnicamente impreparato.

 

Per questo motivo, molto spesso, per l'illustrazione tecnica di divulgazione (si pensi alle riviste di automobili, motociclette o imbarcazioni come esempio) si preferisce utilizzare altre tecniche di proiezione come la proiezione assonometrica o prospettica.